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5.2 Soluzioni ai messaggi di errore più comuni

Una guida dettagliata per risolvere le problematiche più comuni e consigli pratici per la gestione e pubblicazione del proprio sito.
Tra le applicazioni potenzialmente più vulnerabili e spesso utilizzate per provocare danni sui siti che si basano su di esse, si individuano:
  • Sistemi CMS e portali
    Tutti i sfm, invision, WordPress, Joomla!, ecc..
  • Guestbook
  • Forums
    phpbb, invision, vbulletin, ecc...
 
Se al caricamento di una pagina del proprio sito, ad esempio Home Page, si visualizzano finestre indesiderate oppure richieste di installazione dialer oppure si viene avvisati della presenza di un virus dal proprio sistema antivirale, la ragione risiede nell'esecuzione di codice esterno.

Il codice esterno viene eseguito tramite appositi script inavvertitamente inseriti (magari in via di test) nelle proprie pagine. Solitamente si tratta di script per:
  • statistiche;
  • counters;
  • qualunque .js richiamato su sito esterno.
Su tali script non è possibile esercitare alcun controllo e l'unica soluzione per non avere problemi è evitarli.
Nel caso in cui si riscontrino problemi di lentezza nell'apertura delle pagine del proprio sito, il motivo è l'utilizzo di risorse (immagini, news ecc...) esterne alla rete Aruba. Spesso infatti vengono usati script che visualizzano le ultime notizie del televideo, il meteo, oppure semplicemente prendono immagini da altri siti: per fare ciò il server si collega al sito remoto.

Nella maggior parte dei casi questa operazione va a buon fine ed il sito viene visualizzato solo con un lieve ritardo, nel caso invece in cui il sito remoto non sia temporaneamente disponibile (per problemi di connettività del loro server, oppure se il web server ha dei problemi ecc...) il server continuerà a cercare di accedere al sito remoto finché, trascorsi 2-3 minuti, la richiesta scadrà (timeout). Per risolvere il problema della lentezza sono quindi da evitare assolutamente istruzioni del tipo:
 
script language="JavaScript" src="http://www.sitoesterno.org/cartella/file.js" img data-cke-saved-src="http://www.sito-remoto-molto-lento.com/img.jpg" src="http://www.sito-remoto-molto-lento.com/img.jpg"
Alcuni di questi, come statistiche, contatori, ecc, possono generare contenuti non desiderati sul sito che li ospita (finestre indesiderate, pop-up, iframe, ecc).
 
È possibile creare una pagina personalizzata su Hosting Linux per l'errore 404 Pagina non trovata e simili, sfruttando le possibilità offerte dal file .htaccess. In particolare, per procedere è sufficiente scaricare e compattare il seguente file zip:

errorDocument.zip

Inserendo il proprio indirizzo email nel file error.php, alla voce Cambiare questa mail.
 
La funzionalità di aggiornamento automatico di WordPress prevede la sovrascrittura dei file e il reimpostare i permessi CHMOD. Tale impostazione, in caso di spazio in Hosting Linux, causa il manifestarsi dell'errore 500 Internal Server Error.

Per risolvere il problema, e non visualizzare l'errore, è necessario eseguire il ripristino dei permessi dei propri file e cartelle, e applicare una piccola modifica (patch) nel file "wp-config.php" di WordPress, per impedire che il problema si ripresenti con ogni nuovo aggiornamento dell'applicativo.
  • Effettuare il download del file "wp-config.php" di WordPress, utilizzando un client FTP;
  • aprire il file "wp-config.php" con un editor di testo e aggiungere, in una qualsiasi posizione del file:
     
    define('FS_CHMOD_FILE',0755); define('FS_CHMOD_DIR',0755);
  • salvare il file e uploadarlo sovrascrivendo quello attualmente presente.
Una volta applicata la modifica è possibile effettuare l'aggiornamento automatico di WordPress senza che si verifichino problemi dovuti ai permessi CHMOD.

La modifica non è necessaria per WordPress installato tramite Linux Applications Installer
Durante l'esecuzione di uno script PHP è possibile che sia visualizzato l'errore Internal Server Error. Questo accade nel caso in cui siano impostati permessi diversi da 755. Gli script PHP, infatti, come quelli CGI, e le directory che li contengono, per funzionare correttamente, devono avere permessi CHMOD 755.

Tutti i file trasferiti via FTP di default assumono i permessi 755 quindi generalmente non è necessario effettuare alcun intervento.

Se si imposta, forzando i permessi, qualcosa di diverso da 755, e si visualizza la schermata di errore, occorre controllare la propria configurazione per fare in modo che tutti i nuovi file vengano trasferiti con i permessi scelti, senza modificare i permessi di ogni singolo file. Per farlo utilizzare la funzione Ripristina permessi del proprio pannello di controllo.
Tutti i cgi devono:
  1. essere trasferiti via FTP in modalità ASCII o AUTO;
  2. avere permessi 755.
Nel caso una di queste regole non sia rispettata, si visualizza 'errore Internal Server Error.
Nel caso in cui l'errore accorso non rientri in quelli più comuni indicati in elenco, è possibile inviare una richiesta di assistenza, allegando uno screenshot dell'errore stesso, cioè una copia dell'immagine visualizzata in quel preciso momento nel proprio computer.

Per effettuare lo screenshot, utilizzare il tasto Stamp solitamente situato in alto a destra nella tastiera. Incollare il file su apposito programma per la modifica delle immagini (ad esempio Paint) e salvare il file.
In alcuni modelli di PC portatili, premere contemporaneamente anche il tasto Fn.

Per effettuare uno screenshot su Mac, premere contemporaneamente i tasti: Comando + Shift (maiuscolo) + 3. In tal modo l'immagine con la copia dello schermo del Mac è automaticamente salvata sul desktop.

Per effettuare uno screenshot con la maggior parte dei dispositivi mobili (Smartphone o tablet) è sufficiente premere contemporaneamente il pulsante di accensione e il tasto Home fisico. Le immagini vengono solitamente salvate nella cartella Immagini/Screenshot.
Si consiglia di effettuare le operazioni seguenti:
  • accedere al pannello di controllo di PrestaShop;
  • dal menu di sinistra accedere all'area: parametri avanzati -> email;
  • successivamente scegliere: Imposta parametri SMTP personali (per utenti avanzati);
  • impostare i seguenti dati:
    • Server SMTP: smtps.aruba.it
    • Nome utente SMTP: [email protected] (importante far usare una casella associata al dominio in oggetto, l'uso di altre casella va abilitato dall'apposita area sulla webmail Aruba)
    • Password: password casella del dominio
    • Criptaggio: SSL o TLS
    • Port: 465 o 587
  • effettuare un invio di test e verificare che sia tutto funzionante.
 
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