Una volta creato e pubblicato il sito web è consigliabile eseguire alcune operazioni per far sì che il sito venga preso in considerazione dai motori di ricerca.
Potrebbe non essere infatti sufficiente la pubblicazione del sito per renderlo fruibile a tutti gli utenti: solo coloro che conosceranno l'indirizzo esatto del sito stesso potranno visitarlo; gli utenti che eventualmente conoscono il nome dell'azienda o che ricercheranno il sito sui motori di ricerca potrebbero non trovarlo.
È pertanto possibile indicare ai motori di ricerca l'esistenza del sito web (tramite il processo di
"indicizzazione") e permettere che i risultati dei motori di ricerca includano nel tempo anche il sito web appena creato, indicando alcune parole chiave e altre informazioni.
I tempi di indicizzazione del sito web sono dipendenti dal motore di ricerca.
Importante ai fini dell’indicizzazione sono:
- la presenza del file SiteMap: il file "sitemap.xml" fornisce ai motori di ricerca un elenco di tutte le pagine web del sito; a seconda del servizio in uso per la gestione del sito web, il file sitemap può essere creato in automatico o meno.
Alcuni servizi, come ad esempio E-Commerce e SuperSite, generano automaticamente la sitemap, che risulta essere sempre disponibile all'indirizzo:
nomedelpropriodominio.est/sitemap.xml
Per i servizi che non prevedono la gestione automatica della sitemap è possibile utilizzare strumenti reperibili online per la creazione della stessa: è sufficiente ricercare all'interno dei motori di ricerca (Google, Bing , ecc…) utilizzando termini di ricerca specifici come ad esempio "strumento creazione sitemap".
- la presenza del file Robots: il file "robots.txt" deve essere inserito all'interno della cartella principale del dominio e serve per comunicare con i motori di ricerca; indica per esempio quali sono le cartelle da tenere in considerazione o le pagine da indicizzare o meno.
Alcuni servizi, come ad esempio E-Commerce e SuperSite, generano automaticamente il file robots, rendendolo disponibile all'indirizzo:
nomedelpropriodominio.est/robots.txt
Per i servizi che non prevedono la gestione automatica del file robots.txt è possibile utilizzare strumenti reperibili online per la creazione dello stesso: è sufficiente ricercare all'interno dei motori di ricerca (Google, Bing , ecc…) utilizzando termini di ricerca specifici come ad esempio "strumento creazione robots.txt".
- le caratteristiche SEO che l’utente fornisce per le pagine web del proprio sito, ovvero:
- il tag Description: tale meta tag caratterizza ogni pagina web del sito; ogni pagina del sito ha infatti contenuti diversi rispetto alle altre: è quindi buona regola specificare in modo dettagliato la descrizione del sito, tramite tale tag;
- il tag Title: riporta il titolo di pagina;
- inserire il tag Alt per le immagini del sito;
- le altre tipologie di tag, come ad esempio: robots, googlebot, rating, ecc…
- i testi inseriti nelle pagine del sito; inoltre, Google penalizza i contenuti duplicati;
- le caratteristiche dei testi: per esempio il titolo/intestazione della pagina web deve essere ben evidenziato tramite tag H1, H2, H3, ecc… (da non confondere con il tag Title, che Google interpreta in altro modo);
- attivare il certificato SSL DV: i siti che non hanno il certificato attivo non solo non ottengono una buona indicizzazione ma rischiano di essere addirittura penalizzati dai motori di ricerca; per maggiori informazioni circa l'attivazione del certificato SSL per il dominio, valutare il servizio associato al dominio stesso e visionare le relative guide relative alla gestione del certificato SSL:
- reindirizzare il traffico da HTTP ad HTTPS: una volta attivato il certificato SSL è necessario creare un reindirizzamento da HTTP ad HTTPS così che il sito web venga visto come sicuro dai browser e dagli stessi motori di ricerca.
Per gestire il reindirizzamento da HTTP ad HTTPS è necessario seguire le operazioni relative al servizio associato al dominio:
- e-Commerce: non è necessario fare alcun reindirizzamento; una volta attivato il certificato SSL DV dal pannello apposito, il sito in HTTPS viene automaticamente impostato come principale;
- SuperSite: per il reindirizzamento da HTTP ad HTTPS tenere in considerazione la guida relativa;
- Swite: il reindirizzamento da HTTP ad HTTPS viene fatto in automatico;
- Hosting:
- per Hosting Windows: seguire la guida dedicata;
- per Hosting Linux: seguire le operazioni riportate nella relativa guida;
- Hosting WordPress: seguire quanto riportato nella guida.
- Hosting WordPress Gestito: seguire quanto riportato nella guida.
Per indicizzare il sito già pubblicato è necessario innanzitutto contattare il motore di ricerca tramite gli strumenti messi a disposizione dallo stesso; nell'esempio specifico di Google quindi utilizzare il pannello di
Google Search Console: accedendo con le proprie credenziali GMail sarà possibile utilizzare gli strumenti e prendere in considerazione il proprio sito web. Per maggiori dettagli visionare le guide di Google.
Allo stato attuale Google prevede i seguenti step:
- verificare la proprietà del sito: è possibile verificare la proprietà del sito tramite una delle seguenti modalità:
- verifica tramite record TXT
- verifica tramite meta tag
- verifica tramite file .html
- accedere poi al pannello di Google Search Console ed indicare la SiteMap del sito ("sitemap.xml").
Per Bing sarà possibile utilizzare gli
Strumenti per webmaster forniti dal motore di ricerca; per maggiori informazioni visionare le guide di Bing.
Al momento Bing prevede le operazioni seguenti:
- verificare la proprietà del sito: per verificare la proprietà del sito Bing propone diverse procedure analoghe a quelle che si utilizzano con Google:
- verifica tramite record CNAME
- verifica tramite meta tag
- verifica tramite file .xml
- accedere infine agli Strumenti per webmaster di Bing ed indicare la SiteMap del sito ("sitemap.xml").
Le operazioni precedentemente descritte non garantiscono l'indicizzazione sui motori di ricerca: consultare le guide relative ai motori di ricerca per maggiori informazioni.